È una lunga passeggiata, un’avventura,
una faticaccia, una goduria.
È verde profondo dei campi come dei fossi
azzurro fresco del cielo, papaveri rossi.
É paesaggi, natura, città, storia, chiese,
cultura, persone, ospitalità, mani tese.
È sì vento freddo, pioggia in faccia,
ma anche il tepore del sole nella bonaccia.
È la smorfia di dolore per una nuova vescica,
poi curata dalle mani esperte di un’amica.
È storie umane che si mettono in cammino
cercando di capire qual’è il proprio destino.
È alte cime, irte salite interiori,
Che fanno banali i percorsi dei piedi rispetto a quelli dei cuori.
È condividere sé, i propri pensieri,
è partire pesanti per arrivare leggeri.
È persone che camminano con un obiettivo,
chi triste e turbato, chi sereno e giulivo,
ma non è una città la meta, né son pietre preziose,
bensì un nuovo modo di vedere le cose.